L’aeroporto di Verona beneficia di un posizionamento geografico strategico nell’area del Nord Est, posto all’incrocio del corridoio 1 e corridoio 5. E’ collocato all’interno di un bacino tra i più competitivi d’Europa in termini di numero di aziende (ne conta più di 1,3 milioni) divenendo punto ideale per le operazioni delle compagnie aeree. Offre inoltre la comodità e la rapidità di raggiungimento autostradale (A4 Milano – Venezia e A22 Verona – Brennero) e forti potenzialità di crescita sia sul mercato inbound che sul mercato outbound. L’aeroporto di Verona dista a meno di un’ora da 6 siti Patrimonio Unesco (città di Verona, città di Vicenza e Ville Palladiane, incisioni rupestri della Valcamonica e complesso di Santa Giulia a Brescia, Mantova e Sabbioneta, le Dolomiti). Inoltre le spiagge e le coste del Lago di Garda sono raggiungibili in un’ora.
Da uno studio commissionato dalla Catullo Spa è emerso che la stima del valore della produzione generato da ciascun passeggero dell’aeroporto di Verona si attesta tra i 120-370 euro di indotto, determinando quindi un indotto annuo di circa 400 milioni di euro. Un traffico incrementale di 1 milione di passeggeri crea occupazione fra i 1.050 e 3.200 addetti. Queste cifre descrivono il ruolo degli aeroporti come motore dell’economia locale.
Il turismo rappresenta un segmento importante dell’economia locale. Nel 2011 le presenze turistiche registrate a Verona e Vicenza sono state complessivamente 16,2 milioni, a cui si aggiungono le oltre 29,7 presenze turistiche in Trentino. La Regione Lombardia ha registrato nel 2010 oltre 7,6 milioni di presenze nell’area bresciana e la Provincia di Mantova segnala oltre 930 mila presenze turistiche lo stesso anno.
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